Questa volta non voglio parlarvi dei marchi visitati all’interno del Pitti, ma di un evento extra a cui sono stato invitato con mio grande piacere. Nella suggettiva location di un palazzo di Via de’ Vecchietti, allestito in una via tra il vintage e il bohemien, siamo stati accolti a scoprire la nuova collezione primavera/estate 2013/2014 sia da uomo che da donna del famoso marchio Meltin’ Pot.
Chi come me ha vissuto a pieno il periodo tra la fine degli anni 90 e l’inizio del 2000 ricorderà bene questo brand perchè molto in voga nel periodo “hip-hop”, in cui era divenuto un must il jeans oversize. Nel frattempo, continuando come azienda a creare jeans per altri brand, il brand hanno pian piano progettato uno proprio restyling fino ad arrivare, dallo scorso anno, ad nuova visione Meltin’ Pot. Una visione sempre molto giovane, ma più contemporanea, focalizzata soprattutto sulla vestibilità dei capi.
Una delle cose che infatti più mi ha colpito è la cura ergonomica nel design di questa collezione, creata in modo che il jeans calzi il più comodamente possibile. Realizzati per la maggior parte in denim stretch, sono stati sviluppati anche una serie di trattamenti used, carteggiamenti con effetti 3D e piccole rotture che conferiscono sicuramente un aspetto davvero moderno ai jeans.
Particolare è poi la limited edition KLSH. In questa collezione, già presente nello scorso anno, hanno deciso di unire tecnologia e moda utilizzando un denim rivoluzionario, nato dalle più recenti tecniche di costruzione e sviluppo dei materiali: il VinTech. Un materiale che in pratica permette al denim di matenere il suo aspetto rigido e quindi di non “stropicciarsi”, assicurando un fit perfetto. La collezione riproponeva inoltre il B-Side Meltin’Pot, il jeans reversibile che è da sempre un’icona del brand, che utilizza un singolo tessuto in denim con doppio aspetto e doppia vita, indossabile due volte.
All’interno delle stanze vi erano infine alcuni capi della collezione primavera/estate di quest’anno, in cui si è puntato molto agli short sia in una versione trend dal sapore floreale, sia reinterpretando il trend camo attraverso una sorta di “scioglimento” dei tipici colori militari gli uni negli altri. Un esperimento davvero interessante e di certo meno banale del solito camouflage a cui siamo abituati.
Non vi resta che trovare il punto più vicino casa vostra per scoprire e toccare con mano queste nuove collezioni e tutto ciò che Meltin’ Pot sta ora costruendo con la sua particolare attenzione alla vestibilità.
Riccardo Onorato