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Blogger’s Point Of View: Accademia Costume e Moda / Mad Zone

Blogger's Point Of View, un progetto che ha unito i punti di vista di sei diversi blogger sulle sfilate e gli eventi che si sono susseguiti durante la fashion week romana.

 

In occasione di AltaRomAltaModa, la manifestazione romana che porta in passerella l’haute couture italiana elogiando il Made in Italy e soprattutto l’artigianato, ho avuto modo di partecipare a Blogger’s Point Of View, un progetto che ha unito i punti di vista di sei diversi blogger sulle sfilate e gli eventi che si sono susseguiti durante la fashion week. Abbiamo cercato di mostrare l’interpretazione (diversa) di ogni singolo blogger attraverso racconti ed interviste che sono stati raccolti all’interno di una serie di video che verranno pubblicati a breve su AffarItaliani.it, oltre che sulle nostre piattaforme. 

Data la vastità del programma, abbiamo pensato che sarebbe stato più corretto per ognuno concentrarsi su ciò che avrebbe trovato più stimolante. E già in questa scelta c’è una piccola dimostrazione del proprio punto di vista. Io, ad esempio, ho pensato di trattare due mondi opposti tra di loro: da un lato il fulcro delle novità, il luogo dove giovani talenti si formano e crescono; dall’altro il designer più longevo. Da un lato la sfilata dell’Accademia Costume e Moda. Dall’altro la sfilata di Gattinoni.
 
Blogger's Point of View, Guy Overboard, Riccardo Onorato, Talents 2014, Accademia Costume e Moda, Carolina Cicerchia, Flavia Collatina
 
Blogger's Point of View, Guy Overboard, Riccardo Onorato, Talents 2014, Accademia Costume e Moda, Carolina Cicerchia, Flavia Collatina
 
Blogger's Point of View, Guy Overboard, Riccardo Onorato, Talents 2014, Accademia Costume e Moda, Carolina Cicerchia, Flavia Collatina
 
Blogger's Point of View, Guy Overboard, Riccardo Onorato, Talents 2014, Accademia Costume e Moda, Carolina Cicerchia, Flavia Collatina
 
Blogger's Point of View, Guy Overboard, Riccardo Onorato, Talents 2014, Accademia Costume e Moda, Carolina Cicerchia, Flavia Collatina
 
Blogger's Point of View, Guy Overboard, Riccardo Onorato, Talents 2014, Accademia Costume e Moda, Carolina Cicerchia, Flavia Collatina
 
Blogger's Point of View, Guy Overboard, Riccardo Onorato, Talents 2014, Accademia Costume e Moda, Carolina Cicerchia, Flavia Collatina
 
Blogger's Point of View, Guy Overboard, Riccardo Onorato, Talents 2014, Accademia Costume e Moda, Carolina Cicerchia, Flavia Collatina
 
Ma partiamo dal primo giorno. Nella Sala Lancisi del Complesso Monumentale Borgo S. Spirito si è svolta Talents 2014, la sfilata di 12 neodiplomati dell’Accademia Costume e Moda (precedentemente selezionati) conclusasi con la proclamazione di un vincitore. Quest’anno grande spazio è stato dato anche agli accessori, tanto da determinarne un premio apposito. Entrambi i premi sono stati vinti dalla stessa designer, Carolina Cicerchia. E in effetti è stato subito chiaro a tutti che il suo fosse il final work migliore, creando però a mio parere una sorta di controsenso. Nonostante infatti i lavori di tutti gli altri designer fossero molto più sperimentali e basati su concept molto più elaborati, a vincere è stata l’eleganza delle materie prime semplici e delle lavorazioni pregiate di Carolina.

Ancora una volta è successo che la “stravaganza” tipica delle scuole, luogo in cui a mio parere è d’obbligo sperimentare (se non lì dove?), all’interno di un contesto da sfilata (un contesto in cui l’oggetto esce fuori dalla “formazione” e diventa a tutti gli effetti prodotto) è passata in secondo piano rispetto alle idee commerciali a cui la collezione di Carolina rispondeva perfettamente. Sia chiaro, è inutile essere dei designer se non si è in grado di creare un prodotto vendibile. Altrimenti si è artisti, e non designer. Ma è giusto che ciò accada anche in una sfilata di talenti? Nei video che vedrete ho deciso di intervistare Flavia Collatina, il cui final work viaggiava su un’unione tra il concetto cyborg e quello primitivo, con una serie di stampe e volumi molto contemporanei. E non è mancata una chiacchierata con il direttore dell’Accademia Lupo Lanzara che ci ha rivelato in che modo concretamente l’Accademia cerca di far entrare i propri studenti all’interno del mondo del lavoro (al di là della sfilata), lasciandosi anche andare ad un momento di sincerità rispetto alla “promessa” di un lavoro sicuro, qualcosa che secondo lui (ma anche secondo me) dipende molto dalla persona, dalle sue abilità e non da una “certezza” dell’Accademia.

 

Blogger's Point of View, Guy Overboard, Riccardo Onorato, MAD Zone, Odile Orsi, MUTADesign, Isabella Minerva, Andrea Cocco
 
Blogger's Point of View, Guy Overboard, Riccardo Onorato, MAD Zone, Odile Orsi, MUTADesign, Isabella Minerva, Andrea Cocco
 
Blogger's Point of View, Guy Overboard, Riccardo Onorato, MAD Zone, Odile Orsi, MUTADesign, Isabella Minerva, Andrea Cocco
 
Blogger's Point of View, Guy Overboard, Riccardo Onorato, MAD Zone, Odile Orsi, MUTADesign, Isabella Minerva, Andrea Cocco
 
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Blogger's Point of View, Guy Overboard, Riccardo Onorato, MAD Zone, Odile Orsi, MUTADesign, Isabella Minerva, Andrea Cocco
 
AltaRomAltaModa non é però solo sfilate: come in un Salone del Mobile della moda, anche questa manifestazione ha presentato una serie di eventi collaterali che costituiscono un vero e proprio FuoriAltaRoma. Tra i vari svolti domenica, la mia scelta é ricaduta su quello che riguardava proprio l’ambito maschile (sempre poco sperimentanto per la verità). Presso MAD Zone, uno spazio nel cuore della città dedicato all’arte, al design e alla moda, Odile Orsi di MUTADesign ha presentato il primo tubino maschile. Ne ero curioso perché mi chiedevo come un abito così femminile potesse riuscire a tramutarsi in qualcosa che non tradisse le forme dell’uomo e la sua “mascolinità”. Nell’intervista Odile ci ha spiegato perché ha creato il tubino, e quali sono le caratteristiche che ha seguito nel crearne una versione maschile. Insieme a lei Isabella Minerva, che ha creato una collana abbinata al tubino. Anche lei abituata al mondo femminile, ci ha spiegato come é nata la collaborazione e la differenza di forme e materiali che caratterizzano un gioiello da uomo e uno da donna.

Modello d’eccezione Andrea Cocco, a cui abbiamo chiesto come ci si sentiva in un tubino maschile ma anche quale fosse il suo rapporto con la Rete a noi blogger tanto cara (a breve verrà pubblicata la web serie Forse Sono Io 2 in cui ha recitato). Tra i vari brand presenti, ho avuto modo di conoscere (finalmente) dal vivo i creatori di Desirù, progetto milanese che trae ispirazione (e materiali) da vecchi kimono per creare bracciali in cui la varietà di colori é determinata proprio dalla casualità dei pezzi di stoffe scelte. Mai come in questo caso la scelta é sinonimo di progettualità, un po’ come tutto Blogger’s Point Of View.

 
Blogger's Point of View, Guy Overboard, Riccardo Onorato
Tutte le foto sono a cura di Ilaria Morelli
 

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