Lo stadio non è unicamente un insieme di elementi strutturali di cemento e mattoni, ma un luogo d’incontro e di condivisione in cui convergono persone di ogni tipo e classe sociale, una location sportiva dove la folla presente alle partite forma un marasma di colori e di fantasia nell’abbigliamento.
Lo stile casual
Nel Regno Unito dei primi anni ’80, allo scopo di evitare di venire scovati dalla polizia e dai tifosi avversari, gli hooligans abbandonarono il loro look fino a quel momento appariscente, per adottarne uno più anonimo e privo di riferimenti alla propria squadra del cuore, in modo da confondersi tra i tifosi pacifici. Il nuovo stile, definito casual, cominciò a diffondersi nell’Inghilterra del nord e in particolar modo a Liverpool. Marche come Fila, Sergio Tacchini, La Coste, tanto per citarne qualcuna, irruppero negli stadi, introducendo un vestiario semplice e pratico. Ai piedi si portavano scarpe bianche griffate Adidas o Diadora.
Tale tendenza è rimasta fino ad oggi e, anche nel nostro paese, gli uomini che seguono il calcio dal vivo non dovrebbero badare particolarmente al vestiario. L’intento principale è godersi la partita in maniera confortevole, magari indossando una sciarpetta o la maglia del proprio club.
E le donne?
Per le donne, al contrario, lo stadio rappresenta un’opportunità per mostrare il loro lato più informale, senza venire meno alla femminilità. Le esponenti del gentil sesso potrebbero inserire nel loro look un po’ di civetteria, raccogliendo magari i capelli in un elastico del colore della squadra amata.
Anche degli orecchini a tema o un braccialetto potrebbero essere una bella idea. Nei pressi degli impianti italiani, non mancano di solito le bancarelle che espongono una vasta varietà di gadget tra i quali non è difficile trovare il dettaglio ideale per distinguersi sulle tribune. Un trucco esagerato non è particolarmente opportuno per l’occasione, mentre tingersi temporaneamente alcune ciocche di capelli può essere un modo divertente per distinguersi dalla massa.
Comodità
La comodità è da considerarsi quindi un must per entrambi i sessi. I jeans sono il pantalone perfetto in tal senso. Nei mesi invernali, coprirsi bene è indispensabile per proteggersi dal gelo. Calzamaglie termiche, felpe, maglioni pesanti, giacconi, sciarpe, berretti e guanti permettono di stare seduti per novanta minuti e godersi a 360° la partita senza battere troppo i denti. Ai piedi, le classiche scarpe da tennis o dei comodi stivaletti vanno benissimo.
Tra gli accessori, non devono essere dimenticati a casa gli occhiali da sole durante le giornate con più luce se si vuole seguire l’incontro senza essere costretti a socchiudere gli occhi per non venire abbagliati. È inoltre auspicabile evitare di indossare la maglietta della squadra preferita nelle trasferte a rischio, per non infastidire i tifosi più estremi e violenti, purtroppo ancora presenti in alcuni stadi nostrani. Il problema della sicurezza incide infatti pesantemente sulla statistica che vede la Serie A all’ultimo posto europeo per percentuale di posti occupati in tribuna.
Le aree VIP
La permanenza allo stadio può essere d’altra parte vissuta non solo come una parentesi rivolta al calcio, ma anche come un momento di entertainment che vede la combinazione di spettacolo, raffinatezza e ospitalità. Tutti gli impianti sportivi offrono oramai skybox e aree hospitality in cui suite raffinate con un arredo elegante fanno da cornice all’evento e offrono un catering di prima qualità.
Per coloro che avessero la fortuna di accedere a tali aree, soprattutto quelle frequentate da VIP, è preferibile indossare qualcosa di più elegante, ma senza esagerare. Giacca e camicia su jeans, per intenderci, sono più che sufficienti. Del resto, siamo pur sempre in un contesto sportivo.