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Cosa c’è di sbagliato in Insatiable, la nuova serie comica di Netflix, riguardo l’essere grassi e il bullismo

In Insatiable, la nuova serie di Netflix, Patty riflette tutti gli stereotipi sulle persone grasse e sulla violenza come vendetta al bullismo ricevuto

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Il vecchio detto dice “la vendetta è un piatto che va servito freddo”. E a crederci è la liceale Patty – la protagonista della nuova serie di Netflix, Insatiable.

Patty è vittima di bullismo nel suo liceo perchè grassa. E fin qui niente di nuovo. Ma un giorno riceve un pugno in faccia da un senzatetto (ovviamente vicino ad un negozio di caramelle, perchè è grassa) ed è costretta a tenere la mascella chiusa, incapace di mangiare. Quando finalmente ritorna dall’incidente, è più magra e decisa a vendicarsi con determinazione di tutti quelli che l’hanno offesa.

Tutto ciò potrebbe sembrare sarcastico, nel tipico stile da black comedy americana, ma Insatiable mette in scena la storia più vecchia del mondo, quella di una ragazza grassa che diventa magra per vendicarsi. E nel 2018 è ancora giusto parlare di questi temi in questo modo?

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Cosa c’è di sbagliato in Insatiable

In pratica Patty riflette tutti gli stereotipi che le persone hanno sulle persone grasse: che non possono essere sexy, che mangino costantemente, che non facciano sesso o che non possano farlo (perchè non attraenti) e che tutto ciò a cui pensano è perdere peso – o che, se pensano ad altre cose, tutto quello a cui dovrebbero pensare è perdere peso.

Mostrare ai giovani (ma anche a tutte le altre fasce d’età) tramite una serie che se non mangi diventerai magro (e quindi sexy) è sbagliato. In primis, perchè le restrizioni alimentari estreme non sono salutari, ma solo pericolose. E poi perchè l’essere magri non equivale in maniera automatica all’essere attraenti. Il perdere peso non è qualcosa che ti permette di venire fuori dal guscio come se da grassi si fosse bloccati in qualcosa che non permette di esprimere davvero se stessi. E questa è l’idea che c’è dietro il concetto (talvolta abusato, talvolta semplicemente mal compreso) della grassofobia, l’idea che se grasso sei meno capace, meno “furbo” e meno coraggioso – addirittura per poterti ribellare al bullismo.

E qui arriviamo ad un altro problema della serie: fantasticare sulla violenza come vendetta per aver ricevuto atti di bullismo. La violenza fisica non è la risposta giusta al bullismo. L’idea che il bullismo e l’essere messi da parte sia la ragione per compiere violenza fisica verso i responsabili è solo una delle ragioni per cui le cose non cambiano. Se il bullismo non è giustificabile sotto nessun punto di vista, c’è bisogno di una stretta educazione e ri-formazione per chi attua violenza ai danni degli altri, non l’idea di doversi vendicare tramite aggressioni e violenza.

È vero, ad oggi la serie non è neanche uscita. Sarà disponibile in Italia dal 10 agosto. E tutto ciò di cui sto parlando deriva solo dall’osservazione del trailer. Ma i presupposti non lasciano presagire niente di davvero buono, se non il solito fat-shaming.

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