Trovare un’immagine positiva e sana del proprio corpo non è semplice, specialmente quando non sentiamo di essere al meglio. Dobbiamo però ricordarci che grasso o magro non sono sentimenti, ma tipologie di fisicità. Possiamo sentirci poco attraenti o sexy, tristi, frustrati o rifiutati. Ma non possiamo “sentirci” grassi o magri.
Quando diciamo “mi sento grasso” o “mi sento magro” infatti non facciamo che sostituire una di quelle emozioni alla nostra fisicità. Implicando che necessariamente avere un corpo diverso significhi essere poco attraenti o sexy, tristi, frustrati o rifiutati.
Cosa vogliamo intendere (davvero) quando diciamo di sentirci grassi o magri
Quello che facciamo è quindi sostituire tutte quelle sensazioni esterne a noi, che dipendono dall’essere esclusi e derisi dagli altri, con un sentimento spiacevole che ci viene da dentro e che gettiamo nei confronti del nostro corpo. Non dobbiamo però confondere le esperienze che appartengono alla realtà con i nostri sentimenti.
Perciò la prossima volta che pensiamo di “sentirci” grassi o magri pensiamo a cosa vogliamo intendere davvero. Cerchiamo in noi l’emozione che sentiamo e diamo voce a quella. I nostri sentimenti hanno bisogno di essere ascoltati. E le esperienze che le persone con un corpo diverso vivono nella realtà non devono essere minimizzate con i sentimenti verso se stessi.
Scopriamo davvero ciò di cui abbiamo bisogno
Attraverso un vocabolario più ampio, sarà molto più facile affrontare le nostre sensazioni e sentimenti. E identificandole potremo capire ciò di cui abbiamo veramente bisogno. E cominciare un percorso per capire come ottenerlo.
A volte sono cose semplici come dormire di più, un abbraccio o un buon pianto. Anzi, bisogna proprio partire delle cose più semplici. Se non siamo infatti in grado di affrontare le piccole cose come potremo gestire quelle più grandi?
Tutto questo non ci renderà meno grassi o meno magri, ma semplicemente più sereni