Siamo soliti credere che le insicurezze, soprattutto quelle relative al nostro corpo, siano qualcosa di normale perché alla fine tutti le hanno. Persino chi ha un corpo “perfetto”.
Ma il fatto che i problemi riguardo la fiducia sul nostro corpo siano comuni non vuol dire che bisogna banalizzarli.
Se la nostra autostima è bassa tendiamo infatti a lavorare peggio, ad impegnarci di meno, e ad essere più assertivi. Anche in ambito sessuale. E questo ci espone ancora di più alla possibilità di incappare in malattie, in disturbi alimentari o in problemi di salute mentale come depressione, ansia o disordine dismorfico del corpo.
Prima di tutto bisogna imparare a capire che, nonostante la forma fisica sia un’ossessione della nostra società, possiamo avere autostima a prescindere da essa. Questo non vuol dire che la nostra forma fisica non conti, ma semplicemente che non è questo l’apice per la sicurezza nei confronti di noi stessi. E lo dimostra il fatto che tante persone magre si sentano comunque inadeguate.
L’autostima non riguarda insomma solo la propria forma fisica. La forma del corpo infatti non dice nulla sul nostro valore come persone.
Autostima e complimenti
Questa cosa non vuol dire che non si può più dire ad un amico o amica che è bello o bella per il suo corpo. Ma se stiamo parlando di aiutare qualcuno (e noi) a costruire la propria autostima, fare solo complimenti basati sulla forma fisica non sono la scelta migliore.
Complimentandoci solo con l’aspetto di qualcuno, infatti, lo aiutiamo a sentirsi meglio nel modo in cui è in quel momento. Ma non costruiamo nulla per aiutarlo a sentirsi sicuro anche nel momento in cui potrebbe avere un corpo diverso. Perché potrebbe prendere dei chili o avere un improvviso attacco di acne o la sua pelle cambiare per l’eta o cambiare aspetto a causa di farmaci o per una gravidanza o per una malattia.
Il problema quindi non sono i complimenti. Il problema è che fin quando si riceveranno più complimenti per la forma fisica rispetto alla propria intelligenza, alla propria gentilezza, alla propria perseveranza o qualsiasi altro aspetto simile di se stessi, la propria autostima non migliorerà. E non si amerà il proprio corpo per come è adesso e per come sarà in futuro.
Amare il proprio corpo: c’entra con l’autostima?
Il consiglio di amare il proprio corpo poi non deve essere fuorviante. Perché altrimenti si mantengono le persone bloccate sull’immagine al loro specchio, rafforzando l’idea che sia la forma fisica custode della propria felicità.
Invece dobbiamo lavorare per amare, rispettare e apprezzare noi stessi come persone sfaccettate, dove la forma fisica è solo una piccola parte, che non deve avere più significato (e quindi più potere su di noi) di quanto meriti.
Non possiamo credere insomma che la forma fisica conti più di ogni altra cosa. Bisogna combattere affinché gli ideali di bellezza non siano più ristretti, ma dobbiamo anche iniziare a far sì che la forma fisica non conti troppo PER NOI.
Come avere autostima a prescindere dalla forma fisica
Per questo, avere autostima non vuol dire trasformarsi in persone impavide che se ne fregano dei commenti degli altri. Altrimenti la sicurezza verso noi stessi sembrerà molto bella in teoria, ma irraggiungibile in pratica.
Tutti noi siamo creature sociali e quindi ci preoccupiamo di come appariamo agli altri. Vogliamo che gli altri pensino cose positive su di noi: che siamo intelligenti, compassionevoli, di successo, affidabili, divertenti. E anche che abbiamo un aspetto piacevole.
Avere autostima quindi non vuol dire non potersi sentirsi meglio per un complimento, chiedere un secondo parere per il nuovo taglio di capelli o passare tanto tempo a truccarsi per un appuntamento.
La differenza è che avere autostima fa sì che quando qualcuno fa un commento negativo sul nostro corpo, questo non rovinerà la nostra giornata o non influenzerà le nostre decisioni in modo sostanziale.
Qualcosa di estraneo e instabile come la forma fisica non può essere insomma la base su cui costruire la propria autostima, indipendentemente dal fatto che ci piaccia o meno il nostro corpo.