Se siete di quelli che amano acquistare con Amazon Prime, spero sappiate che gratuitamente avete a disposizione l’accesso ad Amazon Prime Video – il servizio streaming di tv, serie e documentari di Amazon. Se durante questa quarantena siete a corto di idee su cosa guardare, su Prime Video è disponibile Rocketman, uscito solo l’anno scorso.
Rocketman: la trama
Rocketman è il biopic di Elton John, anche se molti degli avvenimenti che vengono raccontati non seguono sempre l’ordine cronologico reale. Anche le canzoni (del suo repertorio insieme ad altre composte appositamente per il film) non sono presentate nella cronologia con cui sono nate, ma sono un espediente per raccontare gli episodi della vita di Elton John – da quando era piccolo fino a quando, all’apice della sua carriera, ha deciso di cambiare la sua vita dissoluta che stava per portarlo al baratro.
Elton e il suo rapporto con il corpo
Un aspetto interessante del film, purtroppo poco esplorato, è il rapporto di Elton con il suo corpo: nel film si parla di come, tra l’ abuso di alcol, droga e farmaci, Elton soffrisse anche di disturbi alimentari. Non viene direttamente connesso al suo rapporto con il corpo, ma nel film viene evidenziato come Elton soffrisse il suo essere grasso.
In un passaggio del film chiede ad un membro della sua band (Wilson) “Come può un tipo grasso con gli occhiali che viene da Pinner chiamato Reggie Dwight diventare un autore di canzoni?”. La risposta di Wilson è spiazzante “Scrivere canzoni”.
Il messaggio del film contro la grassofobia interiorizzata
Anche se effettivamente non sarà questa la risoluzione al suo problema di bulimia, ciò che la risposta di Wilson fa comprendere è che tutti quei difetti che Elton vedeva in se stesso non potevano impedirgli di fare qualcosa che non c’entravano niente col suo talento. Al contrario, tutta quella negatività lo stavo portando a non realizzare il suo obiettivo di diventare una rockstar.
Lo dico spesso, anche a me stesso: non bisogna lasciare che il proprio corpo crei in noi stessi un’aspettativa di realizzare tutto ciò che vorremmo solo quando avremmo con un corpo diverso da quello che abbiamo.
Certo, tutti sentiamo la pressione di avere un corpo diverso e la nostra mentre è portata naturalmente a guardare i nostri difetti piuttosto che i nostri pregi. Ma quell’attesa di fare qualcosa solo quando saremo in un certo modo non ce la riporterà indietro nessuno. Tutto il tempo sprecato non ritornerà e le esperienze che ci siamo lasciati alle spalle non è detto che poi ritorneranno.
Perché, come dice Elton nel brano che chiude il film, “Sono ancora in piedi dopo tutto questo tempo”