Castel Romano Designer Outlet apre le sue porte all’Alta Moda con “A Celebration of Couture”.
Si tratta di un calendario di sei appuntamenti consecutivi, ogni sabato alle ore 16.00 dal 12 aprile al 17 maggio, in cui sfilano le creazioni dei designer della couture romana e italiana: a partire da Camillo Bona, Natalia Rinaldi, Carola Roma, Germano Gioielli, Atelier Or.Ti.Ca, Gianni Molaro, Ligneah, Rossorame, Cangiari, Mutadesign, per finire con Talò Gioielli, Sandali Siniscalchi, Veronica Toscano e Sabrina Persechino.
Ad affiancare i designer di alta moda, alcuni tra i più importanti marchi della moda nazionale e internazionale presenti nel Centro sfilano con i capi e gli accessori delle loro collezioni, tra cui Etro, Blumarine, Trussardi, Hugo Boss. Le creazioni di questi talenti della moda vengono inoltre ulteriormente valorizzate dallo styling del celebre hair stylist Sergio Valente, che insieme al suo team curerà l’hair & make up di modelli e modelle che sfileranno.
Il 12 Aprile siamo stati invitati io e Melania di Dressing & Toppings a partecipare al primo di questi eventi, in cui hanno sfilato Camillo Bona e Natalia Rinaldi. All’interno del Centro è allestito un atelier dedicato ai designer, in cui possono mostrare (e vendere) le loro collezioni, mentre in un altro spazio viene realizzato il vero e proprio trunk show che ci ha permesso di ammirare le creazioni.
I primi a sfilare sono stati i brand del Centro (Iceberg, Moreschi e Hugo Boss) che hanno mostrato alcuni dei capi tratte dalle collezioni disponibili nei negozi, attraverso degli outfit che univano i trend del momento con lo stile rappresentativo dei marchi. É ricomparso ad esempio sulle tshirt di Iceberg la figura di Topolino e Snoopy, una tendenza “fumettistica” particolarmente in uso oggi e che il brand italiano aveva già sperimentato all’inizio di questo decennio. Moreschi invece ha mostrato come il suo brand negli anni si sia ampliato dalle sole scarpe (che restano comunque il suo punto fermo) facendo sfilare una serie di camicie e bomber smart-casual. Hugo Boss infine ha confermato la sua tendenza “classica” mai troppo banale attraverso le scelta dello spezzato camicia-pantalone in un colore verde acceso o il completo totalmente bianco.
Mentre Camillo Bona ha creato un effetto sorpresa attraverso una serie di abiti femminili la cui caratteristica fondamentale è la trasformabilità di alcune sue parti, a me ha fatto particolarmente piacere poter ammirare la couture “al maschile” dei capi di Natalia Rinaldi. Uno stile in cui la vestibilità “ampia” (soprattutto dei pantaloni) riesce ad avvicinarsi allo street senza essere troppo “sportivo”, con blazer ristrutturati unendo materiali e colori diversi, attenzioni per i dettagli come le fibbie e un amore per il tessuto che traspare soprattutto toccando le sue stoffe.
Un evento davvero importante, che mescola la moda e la rende più vicina al pubblico “di tutti i giorni”, proprio come lo sono i lettori di un blog.