Ogni volta che cerchiamo di soddisfare le nostre voglie c’è qualcuno che ci considera indisciplinati. Tendiamo così a considerare i nostri corpi come cattivi, deboli. Ci dicono che non siamo in grado di controllarci, e quindi si sentono in dovere di farlo loro per noi. Ed è qui che entra in gioco il body shaming.
Quando qualcuno giudica il nostro corpo tendiamo a vergognarci di avere quel corpo. Non importa quale siano il nostro genere o la nostra taglia: tutti potenzialmente sentiamo gli effetti della vergogna sul nostro corpo.
Spesso si dimentica che la vergogna non è solo un fatto verbale, ma che riguarda anche gli sguardi, gli atteggiamenti o le azioni di disapprovazione che le persone hanno. Ci sono momenti in cui la vergogna è così sottile che chi la prova tende a minimizzarla parlando di confusione o di tristezza. E questo capita soprattutto agli uomini, che non ammettono facilmente di vergognarsi del proprio corpo. Perché essere vulnerabili con i propri sentimenti è considerato da deboli o “poco virile”.
Tutto questo condiziona i nostri rapporti: tendiamo ad essere sempre sulla difensiva. Perché dobbiamo proteggerci emotivamente da qualsiasi potenziale rischio di vergogna. Diventiamo nervosi e cominciamo ad essere terrorizzati dalla gente perché abbiamo paura.
Come allontanare la vergogna sul nostro corpo?
Ognuno di noi ha qualcosa che non gli piace di se stesso e che vorrebbe cambiare. È umano. Ma perché non trovare parti di noi stessi che invece amiamo e a cui non rinunceremmo? Che si tratti di un bel sorriso, degli occhi, dei polpacci, di qualsiasi cosa, c’è qualcosa che amiamo di noi.
E se non riusciamo a trovarle, piuttosto che guardare tutte le caratteristiche di chi ci fa sentire inferiori, guardiamo le persone che ci assomigliano e che usano i loro corpi come ispirazione per se stessi. Le rappresentazioni positive dei vari tipi di corpo e di tratti del corpo sono importanti e ci possono aiutare.
I commenti degli altri: come affrontarli
Allo stesso modo uno dei più grandi cambiamenti è alterare il modo in cui percepiamo i commenti degli altri. Questo è, ovviamente, più facile a dirsi che a farsi. Ma basta guardare le critiche in due modi: o chi ci critica lo sta facendo perché parte da una sua vergogna (e quindi ricordiamo di non diventare noi stessi questo tipo di persona a causa della nostra vergogna!) oppure ricordarsi che ciò che quella persona dice non definisce me o il mio corpo, ma è solo l’opinione di qualcuno che non pensa che meritiamo di essere felice. E sinceramente chi può decidere che gli altri non debbano essere felici?
Anche se parliamo della vergogna del corpo, è importante ricordare che siamo più che solo i nostri corpi. Siamo le nostre emozioni, le nostre menti, i nostri pensieri, i nostri vari sensi, le nostre personalità, il nostro amore e la nostra empatia.
Nessuno si sente a suo agio provando vergogna, ma una delle cose migliori che possiamo fare è essere onesti con gli altri per come ci sentiamo e fargli capire che quello che vogliamo è solo rispetto. E chiunque non sia d’accordo con questo, non vale la pena perderci altro tempo.