Essere a contatto con il mondo del fashion concede il privilegio di conoscere storie che riescono a trarre linfa vitale da avvenimenti spiacevoli. Più di ottanta anni fa, in un periodo di cambiamenti e rivoluzioni, la crisi e la mancanza di materie prime gravavano sull’economia industriale italiana, con tagli ai salari e carestia. Alcuni operai cominciarono ad insorgere: un particolare segno di riconoscimento di quelli di un’industria di ferro e piombo in Sardegna fu quello di indossare le proprie divise al contrario, modificandone l’aspetto con abrasioni e applicazioni.
Con la chiusura dell’industria, molte di queste famiglie emigrarono in America dove continuarono la loro sperimentazione su quelle lavorazioni particolari, stravolgendo l’idea comune di abbigliamento da lavoro. Oggi, dopo un periodo florido, sono ritornati in Italia dove hanno avuto la possibilità di continuare questa ispirazione americana sotto il nome di CLOSE-UP, che significa letteralmente “In primo piano, mostrarsi”. Un brand che ha voglia di distinguersi ed essere unico, attento alla qualità, all’innovazione, alla ricercatezza nei lavaggi e a tutti quei piccoli dettagli che rendono speciale il modo di chi vuole indossare il “carattere della libertà”.
In questo outfit post ho scelto di indossare una delle tshirt della nuova collezione SS14, che si distingue per la stampa all-over dai colori vivaci e dalla geometria caleidoscopica di elementi naturali e segni aztechi. A questo elemento ho abbinato il denim stretch Racer Stone di Rigin, dall’innovativo taglio, le sneakers (con riferimento azteco) di Adidas x Jeremy Scott, e un giubotto double-face (blu-camouflage) di F**K Project.