Dicono che “non si giudica un libro dalla copertina”, ma questo sembra non essere possibile quando sei una persona particolarmente grassa o in generale quando hai un corpo non conforme. Se hai quel corpo è facile che le persone ti giudichino, qualunque cosa ti stia accadendo nella vita. “Sii te stesso” ti dicono, ma esserlo quando hai un corpo “diverso” vuol dire essere facile bersaglio di “battute” o che chiunque si possa sentire in diritto di darti consigli su come tu debba essere.
E così diventa difficile parlare del proprio corpo. Non perché non si vuole, ma perché vedere che il proprio corpo non è simile a quello dei propri coetanei, se non di quelli a cui vengono riservati giudizi, insulti, raccomandazioni e ramanzine sul loro fisico, è dura. E quindi si preferisce stare da parte, rendendo il proprio corpo il più invisibile possibile.
L’importanza della rappresentazione dei corpi
Eppure, nonostante una persona abbia un corpo diverso, ha il diritto di parlarne senza paura o vergogna. E può aiutare trovare modelli positivi che assomigliano e che si espongono parlando del proprio corpo. Ecco perché è importante che ci sia una più ampia e inclusiva rappresentazione dei corpi: così le persone potranno trovare modelli a cui ispirarsi cercando tra quelle che gli somigliano di più, capendo che esistono una varietà di corpi e che tutti sono degni di essere mostrati e racconti. Compreso il proprio.
Cosa possiamo fare
Il pregiudizio, lo stigma e la discriminazione sul corpo possono avere diverse conseguenze negative sulla salute fisica e mentale di coloro che li subiscono. Dobbiamo demistificare i pregiudizi sul peso: quando parliamo delle persone facciamolo in una maniera positiva, rispettosa e non stereotipata a causa del loro corpo. Smettiamola di concentrarci sul peso e parliamo più di salute generale delle persone, sia fisica che mentale. Perché tutti i corpi meritano di esistere come sono e tutte le persone hanno diritto di essere, indipendentemente dal corpo in cui vivono.
Essere grassi non significa essere automaticamente pigri, non coscienti del proprio corpo, ossessionati dal cibo e poco attraenti proprio come essere magri non significa essere per forza vanitosi e superficiali o che la propria magrezza derivi dal non godersi il cibo. I corpi parlano di noi, certo, ma non ci definiscono come persone: dobbiamo solo lasciare che le persone siano libere di essere semplicemente se stesse, come vogliono o sentono o sono, naturalmente e spontaneamente.