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Depeche Mode, Delta Machine

La solennità e la riflessione sono i cardini di Delta Machine, il nuovo album dei Depeche Mode dedicato al delta, ovvero il cambiamento

Cosa c’è di più santo, nel giorno di Pasqua, se non parlare della band britannica che ha reso il “Gesù personale” una delle 500 canzoni più belle della storia della musica? Nonostante siano passati 30 anni dal loro debutto, i dischi dei Depeche Mode continuano a creare un grande fermento, nel loro mix perfetto di synth-pop, rock e new wave che ancora tutt’oggi nessuno riesce ad eguagliare.

Il nuovo album uscito appena una settimana fa si intitola Delta Machine: le persone che fabbricano macchine utilizzano il termine delta per indicare cambiamento. Ma delta è anche un tipo di blues associato a uno stile vocale molto cupo e introspettivo. La solennità, la riflessione sono sicuramente i cardini del disco. Non c’è da aspettarsi insomma una nuova “People Are People” o ” I Just Can’t Get Enough”, ma l’immediatezza melodica di brani come Angel rende il disco meno pesante di quello che ci si può immaginare. E’ nella seconda metà che però Delta Machine consente alcune variazioni. Soothe My Soul ad esempio è un’audace shuffle adatto ai club, così come Alone si muove velocemente. La traccia finale Goodbye è invece un blues elettronico meno triste di quanto suggerisca il nome.

Come è di prassi in questi ultimi anni, è stata pubblicata anche un’edizione deluxe del disco contenente, oltre ad altre quattro tracce, un booklet di 28 pagine, con scatti firmati dall’artista Anton Corbijn, che potete vedere in questo post. In basso invece potete ascoltare il disco in streaming gratuito grazie a Spotify.

Auguri di Buona Pasqua! Reach out and touch faith!

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