Eastpak Artist Studio riunisce alcune delle menti più brillanti e creative di tutto il mondo, a cui viene affidato il compito di personalizzare, attraverso la loro interpretazione, l’iconico zaino bianco Eastpak Padded Pak’r. Per il 2014 il ricavato delle vendite degli zaini, che saranno venduti attraverso un’asta il 1 Dicembre, sarà devoluto all’organizzazione Designers Against Aids, lanciata nel 2004 con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su HIV/AIDS e mantenere vivo l’argomento nei media internazionali.
Particolarità di quest’anno è il cast stellare dell’Artist Studio. KRJST, il progetto di Justine de Moriamé e Erika Schillebeeckx vincitore di una competition proprio di Eastpak, ha realizzato uno zaino che viaggia nel tempo e nello spazio attraverso le tradizioni festive e spirituali. Manolo Blanik si è ispirato al suo paese d’origine, la Spagna, riprendendone un elemento caratteristico: i pompon. Il “cattivissimo” Walter Van Beirendonck ha creato la sua “monster bag” dotandola di occhi, orecchie e bocca, il tutto rigorosamente in pelle. L’italiano MSGM ha dato il suo tributo alla grazia e alla bellezza del corpo femminile attraverso labbra, rossetto sbavato e tante pailettes. Tim Coppens ha trasformato gli stessi riferimenti funzionali delle sue collezioni di abbigliamento maschile in uno zaino che fonde mondi diversi con l’energia della città. Antoine Peters ha ripreso invece il suo famoso Lenticular Dress 1.0 creandone la versione zaino, che come il vestito cambia a secondo della prospettiva con cui lo si guarda.
Lala Berlin ha fuso due delle sue stampe firmate – Porn Print e Kufiya – per creare un effetto 3D che è tanto struggente quanto è seducente. Con Jean Paul Gautier la bag EST e tre giacche giapponesi d’epoca si sono trasformate in un solo indumento: un bomber con originale drago ricamato che può trasformarsi in uno zaino, e viceversa. Henrik Vibskov si è ispirato ultimo lavoro The Fingers Sticky Brick costruendo lo zaino con frammenti di stampe, abiti e fiocchi fatti a mano. Christopher Lee Sauvé si è ispirato, invece, alla cultura pop dalle strade di New York usando la vernice spray, degli oggetti trovati, e un cut-up delle t-shirt della sua collezione. Gaspard Yurkievich ha giocato con la Y del suo cognome creando una naturale estensione dell’estetica college e surf della sua collezione FW14. Sybilla ha conferito invece un look sportivo attraverso una sofisticata finitura, una giustapposizione di materiali contrastanti, colori e dettagli.
Con Elio Fiorucci lo zaino diventa più di un contenitore di cose – un simbolo di gioia e amore e un’immagine ottimistica di come siamo e come dovrebbe essere la nostra idea di viaggio. Il concetto di Scooter LaForge è semplice: tutti indossano gli zaini sulla schiena e non si sa mai chi ci sta guardando, quindi ha creato un mostro con tanti occhi che fissano. I print screen sovrapposti della collezione di Christopher Shannon evocano una sensazione e look unico nel suo zaino, come più livelli di fotocopie. Infine Dreamworld è il progetto realizzato da Chris Janssens insieme alla studente di graphic design Stefanie de Heideren e la figlia Ilana, che ha realizzato i loom bands.