Dire che si è perfezionisti può sembrare una cosa figa ad un colloquio di lavoro. Ma la ricerca della perfezione può seriamente danneggiare la nostra salute mentale e il nostro benessere.
Il perfezionismo è una combinazione di standard personali eccessivamente elevati e autovalutazioni eccessivamente critiche. E quando queste aspettative non vengono soddisfatte cominciamo ad avere pensieri ed emozioni negative.
Gli aspetti principali del perfezionismo
Sono tre gli aspetti principali del perfezionismo.
Il primo riguarda noi stessi, ossia siamo noi che aspiriamo ad essere perfetti. Questo non fa che portarci a vivere con un’ansia e una preoccupazione assolutamente non necessaria. Finendo così per non lavorare bene ed evitare di migliorarci.
Il secondo riguarda gli altri, ossia aspiriamo che sia chi ci circonda ad essere perfetto. E questo non fa che impattare negativamente le nostre relazioni, perchè ci mostreremo sempre infelici e insoddisfatti, allontanando gli altri.
Il terzo riguarda gli altri e noi, ossia sono gli altri che si aspettano che noi siamo perfetti. Gli altri come i genitori, gli insegnanti o i colleghi. E così arriviamo a credere che l’unico modo per piacere agli altri sia quello di comportarci nel modo in cui loro vogliono. E ci annulliamo.
Tutto questo può impattare negativamente noi e il nostro corpo. Ma c’è un modo per essere meno critici verso noi stessi o verso gli altri.
Come prenderci cura di noi
Possiamo ad esempio cominciare a goderci le cose un po’ di più invece di analizzarle troppo. Possiamo imparare a non basare la fiducia su noi stessi guardando alle nostre prestazioni. Sentirci bene con le cose su cui abbiamo un maggiore controllo. Staccare. Concentrarsi su ciò che è positivo. Fare le cose bene, che è meglio di fare le cose in maniera perfetta. E non continuare a pensare a qualcosa che abbiamo già completato.
Insomma, sul serio nessuno è perfetto e gli errori possono semplicemente capitare.